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Aumentano le aziende che richiedono prestiti, ma molte non vanno in banca

Negli ultimi tempi sta aumentando il numero di aziende che richiedono un prestito bancario. Tuttavia, altre aziende, pur necessitando di liquidità, decidono di non richiedere credito in quanto poco fiduciose nel rilancio dell'economia e, allo stesso tempo, timorose di veder respingere la loro domanda.

La percentuale di aziende a rivolgersi ad un ente bancario per richiedere un prestito, un fido o per rinegoziare finanziamenti o affidamenti preesistenti è passata dal 19,6% del primo trimestre 2015 al 20,1% del secondo trimestre. La quota di imprese che, invece, avrebbero bisogno di un prestito ma evitano di richiederlo ammonta al 27,9%. La situazione più difficile è quella riscontrabile nelle regioni del Sud Italia, dove la quota di imprese a richiedere credito è stata del 16,6%, mentre la domanda inespressa supera il 35%.

La quota di imprese riuscita ad ottenere prestiti senza problemi, stando ai dati della Confcommercio, è passata dal 35% al 36,5%. La percentuale di imprese che, al contrario, si sono viste rifiutare la richiesta ammonta al 52,5%, contro il 54,1% del primo trimestre 2015.

Nel frattempo, migliorano le condizioni finanziarie delle aziende che ora riescono a far fronte ai propri impegni finanziari. La quota di aziende che registrano una situazione stazionaria o in fase di miglioramento sale dal 54% al 62%, mentre la percentuale di imprese che percepiscono un peggioramento scende dal 46% al 38%.
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