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La Cina interviene a favore delle proprie banche

Central Huijin, il settore finanziario del fondo sovrano cinese ha deciso ieri di intervenire sul mercato a favore dei principali istituti bancari della Repubblica Popolare Cinese, investendo molto denaro nelle loro azioni, precisamente 64 milioni di yuan investiti nelle azioni dei quattro colossi bancari cinesi, che sono, Agricultural Bank of China, Industrial and Commercial Bank of China, China Construction Bank e la Bank of China.
Di questi 64 milioni di yuan, 14,6 sono stati investiti nella Industrial and Commercial Bank of China, 7,4 in Construction Bank of China, ben 39 milioni sono stati investiti in Agricultur Bank of China mentre solo 3,5 milioni sono toccati alla Bank of China. Secondo i principali analisti di mercato, questa mossa da parte di Pechino, è tesa a far risalire le quotazioni della Borsa cinese, poiché la caduta all’indice azionario cinese, da gennaio, ma ancor di più da maggio sembra inarrestabile.
Una scelta analoga, era stata presa dal governo cinese nel settembre del 2008, per far fronte alla crisi economica globale, causata dai mutui subprime, una mossa però, che non si rivelò del tutto efficace, poiché, è vero che, il giorno immediatamente successivo alla manovra, la Borsa di Pechino registrò un aumento del 9,5%, ma nelle settimane successive la Borsa cinese tornò a perdere di nuovo molti punti percentuali.
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