Proprio l’altro ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale dello Sviluppo economico e dell’ Ambiente del 5 maggio, che proclama il quarto conto energia ovvero il nuovo regime di incentivi per il fotovoltaico.
Da adesso, grazie a basi normative solide, si dà vita a un comparto che ha un giro d’affari annuo di 11,5 miliardi di euro. Nel testo inoltre, è presente il bonus aggiuntivo del 10% sull’incentivo riservato a tutti quegli impianti realizzati per almeno il 60% con forniture europee.
A seguito del blocco del terzo conto energia durato appena due mesi, le società del settore stanno aggiornando le strategie.
La maggior parte delle imprese utilizza gli impianti di taglia domestica o comunque di piccola potenza, i quali godono ancora di buoni incentivi e di un iter autorizzativo non impossibile. Le imprese competenti nelle grandi centrali solari invece, aspettano frementi la pubblicazione on line da parte della Gse (Gestore Servizi Energetici), delle regole tecniche per iscriversi al nuovo registro dei grandi impianti che istituirà una sorta di graduatoria dei parchi fotovoltaici più meritevoli di incentivi pubblici.
Tra le utility si mostra al primo posto l’Enel Green Power che costituirà il 50% delle istallazioni nel 2015 e investirà un miliardo di euro nel fotovoltaico.
Per quanto riguardo invece le misure urgenti di energia, come il nucleare, la Corte Costituzionale ha bocciato una parte del decreto. Con la sentenza 165 la Consulta ha stabilito che per la trasmissione, la distribuzione e la produzione dell’energia e delle fonti energetiche il Governo deve obbligatoriamente trovare l’intesa con le regioni , senza poter far ricorso a metodi sostitutivi.