La partecipazione da parte dei comuni nella lotta contro l’evasione fiscale, ha ultimamente suscitato perplessità, riguardo l'obbligo di istituire i consigli tributari oppure per i piccoli comuni, la riunione consortile.
Altra normativa che lascia parlare di sé, è quella in cui l'ente è chiamato dall'agenzia delle entrate ad esaminare la posizione delle persone fisiche prossime ad essere oggetto di accertamento sintetico, dichiarando ogni elemento in suo possesso utile alla determinazione del reddito complessivo (sostanzialmente ribadisce quanto già stabilito dall'art 83 comma 11 del Dl 112/08 che stablisce l'obbligo dei comuni a monitorare i comportamenti tenuti dagli iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero).
Fatte presenti queste nuove normative, è il momento di fare attenzione sulle possibili conseguenze dell'inerzia da parte dei Comuni. Proprio per questo, si prevede che innanzitutto il responsabile sia più rigoroso, attribuendo in questo modo un maggior peso all'ultimo comma dell'articolo 184 del Tuel, nell'ambito dei controlli e dei riscontri fiscali cui è tenuto sugli atti di liquidazione della spesa, nonostante la violazione dell'obbligo non sia espressamente sanzionata.
Si procederà ad un processo per Danno per colpa grave se il Comune non procederà agli accertamenti.