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Il mutuo a tasso fisso, occhio al tasso

Quando si acquista un immobile lo si vuole ben solido in grado di affrontare qualsiasi tempesta, ma cosa succede se la tempesta si abbatte sul mutuo,  lo strumento finanziario destinato all’acquisto di una casa, un grande debito per la maggior parte delle famiglie.

Come l’anno scorso anche quest’anno nel periodo estivo c’è turbolenza nella zona europea, quindi abbiamo notato delle similitudine rispetto a quello che è successo nello scorso anno quando gli EURIRS, gli indici che vengono utilizzati per calcolare in partenza le rate dei mutui a tasso fisso hanno subito un calo.

L’anno scorso ad agosto scesero al minimo ti tutti i tempi 2,7% sulle scadenze da 20 e 25 anni e quest’anno c’è stato una forte scossone sui mercati azionari e sui mercati obbligazionari europei, l’ RS ha perso 30/40 punti base in pochi giorni che tradotti in interessi per un mutuo medio con durata di 20 anni di 120 mila euro equivale a 5/6 mila euro di risparmio per chi dovesse fissare un mutuo con questo IRS.
La stipula di un mutuo non è un’operazione di speculazione finanziaria è un vero e proprio investimento su un debito che diventa l’operazione economica più importante per la maggioranza delle famiglie Italiane, quindi anche la scelta tra un mutuo variabile o fisso, può diventare una scelta legata ad una ricerca di sicurezza, quando si riesce a sostenere in partenza la rata con mutuo a tasso fisso è chiaro che da una tranquillata negli anni successivi.
Ci sono alcune regole da seguire per chi ha un profilo di rischio basso ed è mentalmente orientato ad un mutuo a tasso fisso che blocca la rata per tutta la durata del mutuo per 20/25 anni. In un momento particolare in cui il mercato dovesse avere un tasso finale intorno al 4% quella è un’occasione da non perdere, perché la media storica dell’EURIBOR è il 3% se poi aggiungiamo un 1% di Spread vuol dire che il tasso variabile oscilla intorno al 4%.

Per quanto riguarda gli altri casi bisogna valutare e ponderare molto bene con il profilo di rischio tenendo conto anche di un altro aspetto, quando si chiede il preventivo in banca si ottiene un tasso calcolato sull’IRS di quel giorno, che determinerà la rata finale sul piano di ammortamento, naturalmente il vero tasso viene rilevato il giorno della stipula effettiva dal notaio, quindi bisogna fare attenzione anche per chi stipula un mutuo a tasso fisso, valutare un’eventuale volatilità di questo indice tra il giorno che si chiede il preventivo e il giorno in cui si conclude il contratto di mutuo.
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