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Appello dell'Ance: Meno tasse sulla casa

I primi segnali di ripresa si vedono dal mercato immobiliare: compravendite di case e richieste di mutui tornano a crescere proprio grazie ai tassi di interesse ai minimi storici ed ai prezzi delle abitazioni in netta flessione.

Eppure, tutto ciò non basta per riattivare le compravendite immobiliari. Si avrà un completo rilancio del mercato con un taglio alle tasse che gravano sulle proprietà. L'accorato appello arriva direttamente dall'ANCE, "Associazione Nazionale dei Costruttori Edili". E' giocoforza necessario, dichiara il Presidente Paolo Buzzetti, far ripartire l'economia basandosi sul bene più "stretto e caro" che i cittadini posseggono: la casa.

Questo dei tassi ai "minimi storici" (sotto il 3%), potrebbe essere il momento perfetto per il Governo, per approfittare e dare un segnale positivo che stimoli le vendite immobiliari e, conseguentemente, le nuove costruzioni.

Solo nel 2014 le compravendite immobiliari hanno conosciuto un aumento del 3,6% e, di pari passo, le erogazioni di mutui sono cresciute del 13,4%. Di contro a tutto ciò, la pressione tributaria sulla casa (IMU, TASI ecc) è aumentata raddoppiando in soli 3 anni.

Dunque la ricetta per il rilancio è la riduzione della pressione fiscale immobiliare che ha frenato una ripresa che a fatica si stava riavviando. L'ANCE auspica che il Governo lanci delle iniziative come ad esempio degli incentivi per l'acquisto di unità immobiliari nuove con elevata efficienza energetica; che stabilizzi gli incentivi volti al recupero ed alla riqualificazione energetica; che configuri una nuova "local tax" uniformandola e rendendola un'imposta unica e stabile almeno per 3 anni.
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