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Cos'è il leasing

In parole semplici è un contratto di locazione in cui il richiedente propone all’ente erogante l’acquisto di un bene a fronte del pagamento di un canone  periodico.

Al termine del contratto di locazione il richiedente ha la possibilità di riscattare il bene attraverso il pagamento di una differenza.

Può essere considerato quasi un  noleggio, con la differenza che il rapporto è trilaterale, nel rapporto infatti intervengono il locatore -ovvero l’intermediario finanziario-, il locatario –ovvero il richiedente del leasing- e il fornitore del bene. Vedremo tra un attimo come in un caso particolare i contraenti siano solo due. Il principio fondamentale del leasing è in sostanza un noleggio/affitto di beni con la possibilità di riscatto del bene al termine del finanziamento.

Tornando al leasing bisogna distinguere le diverse tipologie di bene per cui si intende richiederlo, tenendo a mente che la casistica per le pratiche di leasing è molto ampia e soggettiva ad ogni singolo caso per cui divideremo per grandi tematiche le spiegazioni.
  • leasing targato
  • leasing strumentale
  • leasing abitativo
  • leasing navale
  • leasing diretto
Per leasing targato si intende il finanziamento per l’acquisto di vetture, motocicli veicoli commerciali o industriali, o veicoli da strada per uso lavorativo.

Il leasing targato è uno strumento pratico e facile da mettere in atto che consente di avere un'ato chiavi in mano dilazionando nel lungo periodo le spese per l'acquisto. I beneficiari di questa misura sono i medi e piccoli imprenditori che devono comprare una vettura professionale per effettuare il proprio lavoro oppure un'auto per potersi spostare. Il leasing targato può avere come oggetto tutti i tipi di veicoli, nuovi o usati, più o meno accessoriati. In più rientrano nel finanziamento anche le macchine operatrici e gli autocarri a patto che abbiano fatto la registrazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questo tipo di finanziamento consente un gran numero di vantaggi ed è rivolto a imprenditori appartenenti a ogni settore dell'economia.

Come nel classico leasing, non si versa interamente e subito il costo del bene acquistato, ma il pagamento avviene attraverso un canone dilazionato nel tempo (da almeno 24 mesi fino a un massimo di 60 mesi). Ogni offerta di leasing ha quindi un preventivo diverso e necessita di una differente documentazione. Ad esempio, la Banca Unicredit propone una soluzione per i liberi professionisti e per i piccoli imprenditori, all'interno della categoria dei finanziamenti dedicati alle piccole imprese. Invece la società Leasing di Unicredit mette a disposizione dei piccoli e medi imprenditori un'ampia scelta tra vari prodotti, alcuni dei quali sono dedicati anche agli enti pubblici e alle grandi aziende.

Le formule di leasing targato sono molto diverse a seconda del contratto e del veicolo in questione: infatti, gli importi sono variabili nel caso che si parli di un veicolo commerciale o di uno di lusso, di uno pesante o di uno leggero (cioè se pesa più di 35 quintali oppure di meno). In ogni caso stipulare un contratto di leasing targato consente agli imprenditori di avere un certo numero di vantaggi molto utili. In primo luogo si ha una notevole velocità di realizzazione, tanto che alcune banche o società di leasing permettono di versare il primo anticipo nello stesso giorno in cui si apre il contratto. Di conseguenza è possibile per l'imprenditore effettuare un investimento a lungo termine vero e proprio, finanziando il costo complessivo + Iva del bene e lasciando intatto il capitale operativo.

Allo stesso tempo il leasing targato risulta una soluzione davvero molto pratica in quanto elimina per l'utilizzatore tutte le incombenze burocratiche e assicurative come il bollo e l'RC auto. Infine, esattamente come tutti gli altri contratti di leasing, permette di usufruire di agevolazioni fiscali e di poter detrarre gli importi del canone al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Ovviamente i versamenti devono essere riferiti all'anno precedente e non a quello in corso.

Il leasing strumentale è invece specificatamente pensato per le imprese. Attraverso questo tipo di finanziamento è possibile avere in uso macchine per la produzione industriale, impianti aziendali e macchinari che generino flussi di ricavo tali che possano coprire la rata del leasing.

CHE COS'E' IL LEASING STRUMENTALE

Il leasing strumentale prevede la possibilità di entrare in possesso di beni strumentali che, però, di fatto sono acquistati da una società di leasing o da una finanziaria. L'utilizzatore paga per il suo utilizzo un anticipo e delle rate mensili per un periodo concordato al termine del quale è possibile pagare una maxi rata finale per entrare definitivamente in possesso del bene. 
Si può accedere al leasing strumentale sia per strumentazioni nuove che usate. Infine, è possibile scaricare dalle tasse il 100% dell'importo che si versa alla società di leasing per questa operazione.

CHI PUO' RICHIEDERE IL LEASING STRUMENTALE
Possono richiedere il leasing strumentale tutte le aziende o i lavoratori autonomi - purché siano operativi nella produzione di beni o servizi - che devono acquistare strumenti per la propria attività. Per le aziende è necessario che siano in possesso di partita iva da più di 12 anni e che abbiano depositato almeno un bilancio. E' fondamentale, inoltre, che il richiedente non abbia avuto protesti o ritardi nei pagamenti con relativa iscrizione al registro dei cattivi pagatori perché in quel caso il leasing potrebbe non essere concesso. Se, invece, il richiedente ha le caratteristiche giuste, allora l'approvazione al leasing potrebbe arrivare anche nel giro di 15 giorni. 

COSA SI PUO' ACQUISTARE CON IL LEASING STRUMENTALE

Grazie al leasing strumentale si possono acquistare apparecchiature elettroniche, come possono essere un server o dei pc; mobili da ufficio; impianti di grandi dimensioni, come possono essere quelli per il controllo della qualità oppure per lo smaltimento dei rifiuti; macchinari elettromedicali; strumentazione da lavoro di ogni tipo come quella per l'edilizia, per la lavorazione del legno, per l'industria tessile oppure grandi macchine come presse, betoniere o fresatrici. Possono essere essere acquistati anche vetture e camion di ogni tipo e, infine, anche le gomme per i veicoli industriali. 

Di solito, l'importo finanziabile con il leasing è pari al 100% del valore del bene. 

Per procedere al contratto di leasing è necessario individuare prima il bene di interesse, successivamente contattare una società finanziaria o di leasing che provveda ad acquistare il bene, dopo aver dettagliatamente stipulato le condizioni di leasing in un apposito contratto.

Leasing abitativo
Il leasing immobiliare è ideale per l’acquisto di immobili ad uso imprenditoriale, commerciale o industriale. Questo tipo di contratto può finanziare l’immobile fino al 100% del suo valore di mercato poiché il presupposto del leasing, a differenza del mutuo immobiliare, è la capacità di produrre reddito proprio perché il suo uso è finalizzato al lavoro.

Il leasing immobiliare abitativo è la nuova possibilità che la Legge di Stabilità offre a chi desidera acquistare casa ma non ha le caratteristiche per poter accedere al mutuo classico. Funziona esattamente come il leasing di auto: il cliente versa un certo anticipo e paga dei canoni mensili comprensivi di interessi, per un periodo di tempo stabilito dal contratto iniziale. Alla fine, se il cliente decide di acquistare a titolo definitivo l'appartamento, dovrà versare una maxi rata finale. 

La possibilità del leasing immobiliare abitativo, però, è riservata esclusivamente a chi acquista la prima casa. Tuttavia, non deve essere necessariamente l'intestatario del leasing a risiedere nell'appartamento: sono, infatti, ammessi anche il coniuge, i parenti che siano entro il 3° grado oppure gli affini che siano, però, compresi nel 2° grado. Inoltre, l'appartamento può divenire prima abitazione entro un anno dall'acquisto oppure dalla sua consegna.

Durante il periodo nel quale l'utilizzatore versa i canoni mensili di leasing, l'appartamento resta di proprietà dell'istituto di credito ma tutti gli oneri condominiali sono, invece, a carico dell'utilizzatore. Non è obbligatorio il riscatto dell'appartamento con la maxi rata. Nel caso, però, l'utilizzatore decida di non usufruire di questa opportunità, la casa deve passare nell'immediata disponibilità dell'istituto di credito, libera da cose e persone.

Il leasing immobiliare abitativo prevede anche la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali molto interessanti. Nello specifico, chi sottoscrivere un contratto di leasing entro il 31 dicembre 2020, può avvalersi delle detrazioni pari al 19%, sia sugli oneri accessori che sui canoni mensili. L'importo complessivo, però, non può superare i 4mila euro annui. Le cifre raddoppiano se il beneficiario ha meno di 35 anni e un reddito annuo lordo inferiore ai 55mila euro. 

Infine, c'è un ultimo aspetto molto positivo di questa nuova forma contrattuale. L'intestatario del leasing immobiliare abitativo che si trova in momentanea difficoltà economica, infatti, può chiedere all'istituto di credito di sospendere le rate per un massimo di 12 mesi. Questa possibilità, però, è concessa una sola volta durante tutto l'arco del leasing.


Il leasing navale è pensato per le imbarcazioni private o aziendali, per i natanti, le navi da diporto e imbarcazioni da diporto.

CHE COS'E' IL LEASING NAUTICO E COME FUNZIONA

Il leasing nautico è un particolare tipo di contratto/finanziamento che permette a privati e società di acquistare un'imbarcazione nuova, usata o ancora da costruire senza, però, utilizzare il proprio capitale. In pratica, ad acquistare il bene è tecnicamente la società finanziaria e l'utilizzatore ne entra in possesso grazie al pagamento di un anticipo contenuto, rate mensili di durata variabile e una maxi rata finale. Non c'è l'obbligo, però, del riscatto finale alla fine del leasing. Il leasing nautico ha una durata che può variare dai tre fino ai cinque anni - dipende ovviamente dagli accordi presi con la banca - e può coprire solo il 50% del valore totale dell'imbarcazione. 

Se di fatto il proprietario della barca resta l'istituto di credito per tutta la durata del contratto, sono però in capo all'utilizzatore tutti i rischi connessi all'utilizzo del mezzo, come specifica il D.lgs. n. 171/2005. Ovviamente, anche tutti i costi di gestione e di manutenzione dell'imbarcazione sono a carico del locatario, per tutto il periodo del contratto di leasing nautico. 

CHI PUO' USUFRUIRE DEL LEASING NAUTICO

Il leasing nautico può essere utilizzato sia da una società, che vuole acquistare la barca per avviare la sua attività, che da un privato che invece cerca un'imbarcazione solo per uso diportistico. Per poter sottoscrivere il contratto di leasing con un istituto di credito occorre produrre la documentazione che viene richiesta solitamente quando si chiede un prestito o si accende un mutuo. Occorre, dunque, la copia di un documento di riconoscimento e del codice fiscale, le ultime due buste paga ricevute e le ultime due dichiarazioni dei redditi, se si tratta di un privato. Per l'azienda, invece, occorrono i bilanci. Infine, per i professionisti è necessario produrre copia del certificato di iscrizione all'albo. Per tutte e tre le categorie occorre anche presentare un preventivo delle spese da sostenere.

Le pratiche di leasing nautico sono generalmente abbastanza veloci e vengono approvate nella maggior parte dei casi, a meno che il privato o l'azienda non siano segnalati nelle liste dei cattivi pagatori. 

QUALI SONO I VANTAGGI DEL LEASING NAUTICO

Fra i vantaggi del leasing nautico c'è sicuramente quello di poter entrare in possesso di un'imbarcazione senza dover necessariamente anticipare tutti i costi ma senza neanche "buttare" i soldi del canone mensile. Inoltre, l'acquisto di un natante con leasing nautico non è soggetto a imposta iva al 20% poiché non è possibile chiarire con certezza se il natante acquistato resterà in acque territoriali italiane o meno. Secondo una circolare dell'Agenzia delle Entrate, dunque, l'iva da pagare sarà cosiddetta agevolata.

Infine, un altro vantaggio dell'acquisto tramite leasing nautico è quello che è anche possibile decidere di non riscattare il bene tramite pagamento della maxi rata finale. In questo caso, null'altro sarà dovuto alla società finanziaria presso la quale abbiamo stipulato il contratto di leasing.

Il leasing diretto, a differenza degli altri rapporti trilaterali di leasing, sussiste in un rapporto bilaterale in cui locatore e fornitore coincidono.
Il leasing diretto è una tipologia di leasing che si distingue dalle altre forme in maniera particolare: infatti vi è un rapporto bilaterale, in quanto il fornitore del bene e il locatore corrispondono alla stessa figura. In pratica, il proprietario del bene oggetto del contratto è il suo stesso produttore e la figura che decide di darlo in leasing a un cliente, attivando il rapporto.

L'utilizzatore non diventa mai proprietario del bene ma ne usufruisce soltanto a fronte del pagamento di un canone mensile finché il contratto è in vigore; l'importo del canone viene fissato durante le trattative della fase precedente la firma. Di conseguenza, nel leasing diretto non compare la società finanziaria; al contrario, il leasing operativo si caratterizza proprio per la mancanza della figura del fornitore del bene. In genere, può accadere che l'acquisto del bene da parte del fornitore avvenga su indicazione dello stesso utilizzatore.

Per quanto riguarda le altre caratteristiche della formula, si può fare riferimento a quelle generali del leasing e a quelle del leasing operativo, in quanto le modalità di funzionamento e di attivazione sono simili. I beni oggetto del leasing diretto sono per lo più i veicoli e i macchinari strumentali necessari per poter eseguire in modo corretto la propria attività lavorativa. Rientrano in questa categoria non solo i macchinari e le apparecchiature industriali, ma anche i computer, le stampanti e le fotocopiatrici. Anche se mettendo in atto la formula del leasing diretto si ha lo svantaggio per il quale il cliente non diventa mai il proprietario effettivo del bene, si possono sempre usufruire dei numerosi vantaggi consentiti da qualunque tipologia di leasing. In primo luogo all'interno del canone mensile è compreso un gran numero di spese per la manutenzione, l'assistenza e l'assicurazione del bene.

Di conseguenza il leasing si caratterizza per essere molto di più di un prestito oppure di un affitto del bene: queste spese sono aggiuntive soltanto nel caso di leasing operativo, cioè quando si acquistano i beni in maniera effettiva. Invece, se si opta per la formula del leasing diretto, il fatto che queste spese siano incluse nel canone versato dal cliente ogni mese si ottiene un notevole vantaggio dal punto di vista economico. Infatti, si risparmia sulla manutenzione e sull'assistenza in caso di guasti o problemi, perché il buono stato e il funzionamento del bene sono garantiti. La durata del contratto di leasing diretto viene determinata durante la contrattazione, ma non è mai superiore alla vita economica del bene stesso. Quando il contratto sottoscritto raggiunge la sua naturale scadenza, l'utilizzatore ha a disposizione due diverse opzioni: nel primo caso può decidere di restituire il bene al suo proprietario.

La seconda strada che si apre è il rinnovo del contratto di leasing diretto: in questo modo il bene oggetto dell'accordo rimane al cliente. Anche in questo caso la durata del contratto non può superare la durata in vita del bene. Per questo è stata introdotta un'ulteriore opzione a metà strada tra le due precedenti: in questo caso il cliente restituisce il bene suo proprietario, tuttavia al tempo stesso effettua il rinnovo del contratto indicando come oggetto un macchinario più innovativo o che risulti maggiormente adatto alle proprie esigenze. In questo modo si garantisce il continuo sviluppo tecnologico e si presta più attenzione alle richieste dell'utilizzatore.
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